Comunque poi bisogna tornare, anche se è lunedì, il tempo è luvego, tuo figlio è in quarantena, e tu vorresti rinchiuderti nell'uovo primordiale e fan+++o il Big bang che ti scaraventa giù dal letto.
Fa piacere in fondo rivederli, questi squinternati, anche se restano decimati un po' dalla DAD, un po' dai PCTO (mentre qualcuno, fuori dall'istituto vicino, spaccia volantini di giusta protesta, ed è subito anni Novanta), un po' dalla tristezza che non tutti riescono a sopportare. La scuola in questi giorni sembra un compendio di attualità. Spegnete i TG e venite tra queste mura. Con un po' di immaginazione, o forse anche solo con un bicchiere di troppo di quella roba che si trova nelle macchinette, e che chiamano caffè, riuscirete anche a intravedere il simulacro di Mattarella, così, un po' come la Madonna sulla traversa di Fantozzi. Sergione aiutaci tu, che qui ce n'è un gran bisogno, anche se avresti più diritto di qualunque altro di startene dentro all'uovo, infondo fuori dall'uovo c'è il nulla, e mai questa metafora è stata chiara come adesso. E allora in questo nulla è meglio stare tra il casino, a fare shampoo a vuoto, spiegare le subordinate completive, continuare a predicare bene e razzolare male, chiacchierare confusamente con PRECISA di cose che non abbiamo ben capito, quei discorsi surreali dopo 5 ore di lezione (ma tu hai capito? - Ma cosa? - Ma stiamo parlando dello stesso argomento? - Bo? Non lo so!), mentre incombe sulla mia SECONDA la mannaia della sospensione - ma poi come si fa, dai, a parte tutto: decidere noi di lasciarli a casa. Diventerebbe una matrioska inestricabile di assenze in cui non si capirebbe più chi c'è e chi non c'è e soprattutto perché, e va bene la relatività e va bene che depende, de según como se mire, todo depende e tutte quelle cose lì, ma io a questo punto non so più chi sono e me tastu se ghe sun e anche: ma la vita è sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?
Entrambe le cose, io credo.
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